Nebbi (Giglioli 1886)

Codice EURING 02380

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è migratrice e nidificante dubbia negli anni ‘80; nel periodo 1995-1999 non è stata rilevata come nidificante.

Frequenta aree di pianura o collina e bassa montagna, con una certa predilezione per le vicinanze di zone umide, laghi e corsi d’acqua importanti.
Nella regione prealpina e nella parte nord della Pianura Padana, nelle Maremme toscane e laziali e nelle regioni meridionali è presente una popolazione di oltre un migliaio di coppie (Brichetti et al. 1992). In Emilia-Romagna è ritenuto nidificante con un piccolo numero di coppie, che costituirebbero una propaggine meridionale della popolazione della Padania settentrionale (Toso et al. 1999). In Provincia di Bologna si osserva regolarmente durante la migrazione, in aprile ed agosto-settembre; mancano prove di nidificazione attuali o dati storici certi.
Durante l’indagine si sono avute poche osservazioni, per lo più di individui isolati, distribuite lungo la valle del Reno, e in pianura nei comuni di Molinella e Medicina, anche in questo caso in prossimità del Reno e delle zone umide, che in assenza di prove di nidificazione si possono attribuire ad immaturi estivanti. Il Nibbio bruno, migratore transhariano raramente sverna in Europa meridionale: un caso di svernamento si è verificato nell’inverno 2000-01 con un individuo osservato per diversi mesi nelle zone umide di Bentivoglio e Malalbergo.
Rapace tra i più adattabili e diffusi nella regione Paleartica, mostra tuttavia segni di un certo regresso sia in Italia centrale che nella Pianura Padana. Specie classificata da BirdLife International come SPEC 3 (specie con status di conservazione sfavorevole e popolazione non concentrata in Europa). Cause concomitanti che influiscono negativamente sulle popolazioni locali possono essere dovute all’alterazione dei complessi boschivi di pianura, al passaggio dalle discariche a cielo aperto a sistemi più controllati di smaltimento di rifiuti urbani, alla perdita di biodiversità delle aree agricole planiziali.