ZIGOLO NERO Emberiza cirlus (Linnaeus, 1766)

Passarezz (Giglioli 1886), Zol muntaner (Liverani-Imola)

Codice EURING 18580

TOTALE elementi CTR
193
40 %
Nidificazione certa
8
1,7 %
Nidificazione probabile
184
38,1 %
Nidificazione eventuale
1
0,2 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante, nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 4.000-8.000 coppie.

Questo Zigolo, facilmente rilevabile per l’intensa attività vocale che si prolunga per molti mesi dell’anno ben oltre il periodo riproduttivo, e per l’abitudine di posarsi in posizioni elevate, è caratteristico di ambienti termofili, boschi radi e degradati di Roverella, arbusteti, calanchi e garighe, zone ad agricoltura non intensiva con siepi e alberature rade, prati e pascoli, greti di corsi d’acqua con cespugli. Non frequenta i boschi maturi se non nelle aree marginali, né le zone intensamente coltivate. Gli sono necessarie estensioni con vegetazione erbacea spontanea dove trova i semi di cui si alimenta, e cespugli su cui costruisce il nido generalmente a bassa altezza o addirittura sul terreno.
La distribuzione è ampia nell’Italia peninsulare, più discontinua nell’arco alpino (Tellini 1993); su scala regionale è considerato comune nel Modenese (Giannella e Rabacchi 1992), nel Parmense (Ravasini 1995) e in Romagna (Gellini 2000). E’ singolare osservare che Autori del passato lo consideravano poco comune come nidificante nella nostra regione (Zangheri 1938; Tornielli 1965) cosa che lascia supporre un incremento della popolazione negli ultimi decenni.
Nella Provincia di Bologna durante l’indagine è risultato presente nel 40% circa degli elementi CTR. E’ completamente assente dal comprensorio di pianura, mentre è comune e ben distribuito in tutta l’area di collina e bassa montagna, mancando soltanto in pochi elementi CTR a causa dell’altitudine più elevata o della copertura arborea eccessivamente densa. La maggiore frequenza è nella fascia altitudinale tra i 200 e i 500 metri, mentre al di sotto di questa quota abbiamo soltanto il 10% delle osservazioni. Il limite altitudinale a cui lo abbiamo riscontrato è intorno ai 1000 metri, a Pian di Balestra, Monte Calvi, Monte Belvedere. Non è presente nelle praterie della zona di crinale, nell’alto Silla e valle del Dardagna, probabilmente non tanto per l’altitudine quanto per l’ambiente eccessivamente aperto e privo di cespugli, che gli risulta sfavorevole.
Anche se è in declino in varie regioni d’Europa, su scala locale non ci sono minacce per lo Zigolo nero la cui popolazione è stimata in diverse migliaia di coppie. Tuttavia, è una specie che risente marcatamente della perdita di diversità ambientale nell’ambiente collinare e montano. L’abbandono o l’intensificazione delle pratiche agricole, la distruzione di siepi, la riforestazione artificiale o spontanea, il decadimento dei prati-pascoli o inversamente la rimozione dei cespugli sono tutti elementi sfavorevoli che possono gravemente limitarne gli effettivi.
Specie classificata da BirdLife International come SPEC 4 (specie con status di conservazione favorevole e popolazione concentrata in Europa).

Mario Bonora

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