PIGLIAMOSCHE Muscicapa striata (Pallas, 1764)

Parpaiòl (Bacchi della Lega)

Codice EURING 13350

TOTALE elementi CTR
125
25,9 %
Nidificazione certa
37
7,7 %
Nidificazione probabile
55
11,4 %
Nidificazione eventuale
33
6,8 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è migratrice e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 600-1.000 coppie.

Ampiamente distribuito in Italia settentrionale e centrale ed in Sardegna, in modo più discontinuo nel meridione e in Sicilia (Foschi 1993). Considerato localizzato e scarso in Romagna (Ceccarelli 2000) sembrerebbe più diffuso e abbondante nel Modenese e nel Parmense (Giannella e Rabacchi 1992; Ravasini 1995). Nel corso dell’indagine in Provincia di Bologna è stato rilevato nel 26% degli elementi CTR.
La distribuzione è ampia ma decisamente discontinua e interessa gran parte del territorio provinciale dal settore planiziale al crinale appenninico; la maggiore concentrazione e continuità delle segnalazioni sono relative agli elementi CTR di bassa e media collina, in particolare a Sud di Bologna in cui ricade il 66% delle osservazioni.Anche la pianura ha un numero di osservazioni relativamente alto, il 34% mentre solo il 4% riguarda la fascia altitudinale sopra 800 m. s.l.m. Qui è stato rilevato come nidificante certo nella alta valle dell’Idice, del Setta, nell’alto Savena, nella valle del torrente Dardagna fino ad altitudini di 1.500 m. s.l.m..
A parte questa zona più frequentata, la dislocazione delle segnalazioni sembra avere un carattere casuale conseguenza probabilmente della difficoltà con la quale questa specie viene contattata; il Pigliamosche può passare infatti facilmente inosservato a causa di una colorazione poco vistosa e di un comportamento in genere silenzioso e schivo; è probabile per questo motivo che la reale distribuzione sia ben più continua di quanto rappresentato.
Anche le scelte ambientali sembrerebbero casuali per via di una scarsa specializzazione ecologica che gli consente di utilizzare una grande varietà di ambienti per nidificare: può trovarsi in aree fortemente urbanizzate (soprattutto in parchi e giardini), in zone densamente coltivate (orti, frutteti, pioppeti), in zone boschive di limitate estensioni (castagneti, boschi fluviali, rimboschimenti); le grandi formazioni forestali e le aree aperte in generale sono evitate. Pure nella scelta della cavità in cui porre il nido appare una notevole versatilità, potendo sfruttare muri di abitazioni, alberi, viadotti stradali, staffe in costruzioni metalliche.
Rispetto alla distribuzione degli anni ’80 (Foschi 1993), la situazione attuale sembrerebbe invariata, mentre è certamente in declino, in termini quantitativi, la presenza di questa specie caratterizzata, secondo Bacchi della Lega (1902), da un’abbondanza che oggi non trova riscontri.
Specie classificata da BirdLife International come SPEC 3 (specie con status di conservazione sfavorevole e popolazione non concentrata in Europa).

Pier Paolo Ceccarelli

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