GUFO REALE Bubo bubo (Linnaeus, 1758)

Diavol d’muntagna (Giglioli 1886)

Codice EURING 07440

TOTALE elementi CTR
1
0,2 %
Nidificazione certa
0
0 %
Nidificazione probabile
1
0,2 %
Nidificazione eventuale
0
0 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice irregolare e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata censita una coppia territoriale che non ha prodotto giovani ed è scomparsa nel 1998 (ultima riproduzione con successo accertata nel 1994).

Il Gufo reale è una specie Paleartica ad ampia distribuzione in Europa, ove vive in ambienti caratterizzati dalla presenza di rocce per la nidificazione e dalla disponibilità di spazi aperti per la caccia, anche in aree relativamente antropizzate.
Dopo un declino drastico e generalizzato, dovuto alla persecuzione umana, si è assistito all'incremento di diverse popolazioni europee, grazie alla protezione fattiva.
In Italia è presente nei principali fondovalle alpini in densità comparabili a quelle europee e tendenza alla stabilità; diviene raro e localizzato sul versante emiliano-romagnolo dell'Appennino settentrionale, sull'Appennino abruzzese e su quello calabro-lucano.
Il costante monitoraggio del Gufo reale nell'Appennino settentrionale negli ultimi vent’anni ne ha evidenziato l'estrema rarefazione (Rigacci 1993). Le cause del regresso possono essere identificate nella diminuzione della disponibilità alimentare, principalmente per la scomparsa delle popolazioni di ratti in seguito alla chiusura delle discariche rurali.
Il Ratto, infatti, rappresenta la risorsa trofica più congeniale allo strigiforme (Rigacci e Scaravelli 1995), dopo il Coniglio selvatico, grazie all'alto indice di appetibilità (biomassa ottimale, concentrazione in spazi ristretti, attività notturna). Sono venute meno anche altre prede ottimali, quali ricci e lepri, la cui disponibilità e accessibilità è correlata al mantenimento della vegetazione erbacea coltivata, pascolata o incolta, oggi sempre più problematico a causa dello spopolamento delle zone montane, della crisi della zootecnia e dell'attiva opera di riforestazione.
Non possono essere sottovalutate nel progressivo declino anche le cause di mortalità che maggiormente incidono sulle popolazioni europee di Bubo bubo, identificate nell'antropizzazione moderna del territorio in termini di sviluppo tecnologico, inteso come presenza e sviluppo lineare di traffico stradale e, soprattutto, di elettrodotti. Nel Bolognese, dal 1982 ad oggi, sono stati documentati 7 casi di mortalità: 2 investimenti, 3 collisioni e 2 folgorazioni.
Se da un lato esiste il rischio che i nuclei residuali appenninici di Gufo reale siano destinati all'estinzione, dall’altro esiste la possibilità di una ricolonizzazione spontanea della penisola a partire dai serbatoi dalmati, alpini e provenzali.
Specie di interesse comunitario classificata da BirdLife International come SPEC 3 (specie con status di conservazione sfavorevole e popolazione non concentrata in Europa).

Lorenzo Rigacci

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