GERMANO REALE Anas platyrhynchos (Linnaeus, 1758)

Zision (maschio), Anadra (femmina), (Giglioli 1886)

Anedra

Codice EURING 01860

TOTALE elementi CTR
189
39,1 %
Nidificazione certa
117
24,2 %
Nidificazione probabile
14
2,9 %
Nidificazione eventuale
58
12 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1998-1999 è stata stimata, sulla base di censimenti in aree campione, una popolazione nidificante di 1.500-2.000 coppie.

Specie ampiamente diffusa nel Paleartico e nel Nord America. In Emilia Romagna frequenta per la riproduzione un’ampia gamma di zone umide, dai canali (persino fossi) con abbondante vegetazione alle lagune costiere e alle saline. La densità su vaste aree è di circa 1-2 coppie/kmq ma in ambienti favorevoli può raggiungere valori elevati di 1-5,7 covate/ha (Tinarelli oss. pers.).
In Italia così come in altri Paesi europei è avvenuto ed è tuttora in corso un incremento della popolazione nidificante causato soprattutto dalle frequenti e consistenti introduzioni di individui allevati per scopi venatori.
Anche in provincia di Bologna, tra la fine degli anni ’80 e la metà dei ’90, la pratica di liberare Germani reali di allevamento prima dell’inizio della stagione venatoria ha avuto un forte incremento ed è stata attuata in pressoché tutte le zone umide in cui viene praticata l’attività venatoria. Queste immissioni, attuate da tempo anche in altre province italiane e Paesi europei, costituiscono il tentativo da parte dei cacciatori di rendere la loro attività cinegetica meno dipendente dalle risorse naturali (anatre selvatiche) considerate insufficienti o aleatorie. Si tratta in sostanza di un metodo per assicurare la consistenza del carniere diminuendo (teoricamente) la pressione (numero di individui abbattuti e disturbo) sulle popolazioni delle specie selvatiche. Non vi sono dati statistici sul numero di Germani di allevamento immessi annualmente nel territorio della Provincia di Bologna ma per il periodo 1993-1995 (probabilmente l’apice di questa moda) possono essere stimati tra i 6.000 e i 10.000 individui ogni anno. Le immissioni sono state effettuate sia liberando i Germani qualche giorno prima dell’inizio della stagione venatoria sia, nella maggior parte dei casi, allevando in sito gruppi di centinaia di individui di qualche settimana di età. Nel corso degli ultimi anni il fenomeno dei ripopolamenti di Germani sembra essere in diminuzione.
Queste introduzioni rendono difficile una corretta valutazione della popolazione nidificante nel Bolognese che, sulla base di censimenti in aree campione, può essere stimata per il periodo 1998-1999 in 1.500-2.000 coppie (Tinarelli 2001a).
La carta di distribuzione mostra che la specie è diffusa omogeneamente nelle zone di pianura con paludi e corsi d’acqua e lungo le vallate appenniniche dei maggiori corsi d’acqua, fino al Lago di Suviana.
E' una specie molto adattabile e pronta ad usare per la riproduzione un’ampia gamma di ambienti (anche piccoli stagni per l’irrigazione in collina) purché con vegetazione sulle sponde; raggiunge le massime densità in zone umide con acque basse, stagnanti o poco correnti con ricca vegetazione sommersa, galleggiante e sulle sponde.
I fattori limitanti per la specie sono costituiti dallo sfalcio della vegetazione palustre e dal prosciugamento delle zone umide durante il periodo riproduttivo, dal disturbo antropico, dalla collisione con cavi di elettrodotti e linee elettriche a media tensione, dall’inquinamento genetico in seguito alla massiccia immissione di individui di razze domestiche. Come tutte le anatre è soggetta all’avvelenamento da piombo in seguito all’ingestione dei pallini da caccia che raccoglie sul fondo delle zone umide (Tirelli e Tinarelli 1996, Tinarelli e Tirelli 1999).

Roberto Tinarelli

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