Purzlana (Giglioli 1886)
Codice EURING 04240
TOTALE elementi CTR |
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Nidificazione certa |
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Nidificazione probabile |
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Nidificazione eventuale |
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Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1997-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 5.000-7.000 coppie.
E una specie diffusa in tutte le tipologie di zone umide italiane, dal livello del mare a circa 1.500 metri di altitudine. Per lItalia è stata stimata una popolazione di 80.000-150.000 coppie nel periodo 1988-1997 (BirdLife International 2000). Elevate concentrazioni di Gallinelle nidificanti sono rilevate in corrispondenza delle maggiori zone umide o di reti idrografiche particolarmente articolate, compresi i canali e i fossati allinterno di aree urbanizzate. In pratica può frequentare tutti i tipi di zone umide purché con piccole superfici dotate di vegetazione densa tra la quale potersi nascondere. Nonostante che una reale valutazione della popolazione residente in unarea vasta risulti estremamente difficoltosa a causa della frequentazione di zone ricche di vegetazione palustre, le quali non consentono conteggi accurati, risulta abbastanza facile accertare la presenza-assenza della specie sia per le abitudini relativamente confidenti che ne rendono facile losservazione, sia per il tipico verso emesso frequentemente.
La carta di distribuzione nel Bolognese mostra una presenza diffusa in tutta la pianura; manca in alcuni elementi CTR di pianura probabilmente solo per difetto di copertura; è diffusa anche lungo i corsi dacqua, gli stagni e i laghetti della fascia collinare e si spinge fino al Lago di Suviana dove nidifica regolarmente.
In base a censimenti effettuati in zone campione è possibile estrapolare per il Bolognese una stima di 5.000-7.000 coppie nidificanti.
I principali fattori limitanti noti per la specie sono gli interventi di controllo della vegetazione palustre (sfalcio/trinciatura e incendio) e di prosciugamento delle zone umide durante il periodo riproduttivo. Come per altre specie con nidi galleggianti o ai margini dei canneti, le covate possono essere distrutte dalla Nutria; la consistenza della specie risulta scarsa nelle zone con elevate densità di Nutria.
Roberto Tinarelli