FROSONE Coccothraustes coccothraustes (Linnaeus, 1758)

Frison (Giglioli 1886; Bacchi della Lega), Ferson (Liverani-Imola)

Codice EURING 17170

TOTALE elementi CTR
11
2,3 %
Nidificazione certa
0
0 %
Nidificazione probabile
3
0,6 %
Nidificazione eventuale
8
1,7 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 20-50 coppie.

E’ specie elusiva e certamente non abbondante, per cui è possibile che nel corso dell’indagine sia stato sottostimato. Comune in periodo di migrazione e come svernante, diventa scarso e localizzato in periodo riproduttivo: questo ha comportato la necessità di una revisione attenta delle osservazioni per evitare l’inserimento di dati erronei, attribuibili a migratori tardivi.
E’ stato osservato in soli dieci elementi cartografici in ambiente collinare e di bassa montagna, ma non si è avuta alcuna prova certa recente di nidificazione. Nella Provincia frequenta zone con copertura arborea rada, arbusteti, spazi aperti, pascoli ed incolti. Non colonizza aree ad agricoltura intensiva né densamente boscate. L’altitudine a cui è stato rilevato è situata tra i 65 m. s.l.m. (prime colline a sud di Bologna) e i 550 m. s.l.m. (valle del Samoggia) con una media di 207 m. s.l.m.
Su scala nazionale (Foschi 1993), è riportato come nidificante con distribuzione molto frammentata dal livello del mare ad oltre 1.200 metri di quota, con una preferenza per la fascia tra 200 e 800 m. s.l.m., nella quale si colloca anche la maggior parte nostre osservazioni. In Emilia-Romagna è inserito nella Lista Rossa (Gustin et al. 1997) come specie a status indeterminato, per le difficoltà di rilevamento. Sembra comunque in regresso rispetto al passato: riportato da Foschi e Gellini (1987) come nidificante raro e sporadico nel Forlivese a bassa quota, non è stato confermato successivamente da Gellini e Ceccarelli (2000) in una riedizione dell’atlante delle province di Forlì e Ravenna.
Definito nidificante abbastanza comune in Provincia di Parma nel passato, fino a quote di 700 m. s.l.m. (Tornielli 1965), pare presente oggi con poche decine di coppie (Ravasini 1995). Anche in Provincia di Modena è riportato come nidificante scarso e in costante diminuzione da Giannella e Rabacchi (1992).
Negli anni 60-70 sembra che nella nostra Provincia fosse relativamente comune nella valle del Sillaro e nei dintorni di Castel S.Pietro Terme (Avoni com. pers..
In conclusione è risultato nidificante eventuale o probabile nel Bolognese, senza che si siano avute prove certe di riproduzione. La distribuzione è discontinua ed il numero degli effettivi ridotto e presumibilmente in calo rispetto al passato. Le cause di questa rarefazione non sono note anche se in considerazione dell’ habitat frequentato dalla specie si possono genericamente ricondurre alla perdita della diversità ambientale in ambito agricolo e in particolare alla eliminazione delle piantate.

Mario Bonora

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