FIORRANCINO Regulus ignicapillus (Temminck, 1820)

Stlein (Bacchi della Lega)

Codice EURING 13150

TOTALE elementi CTR
77
15,9 %
Nidificazione certa
6
1,2 %
Nidificazione probabile
68
14,1 %
Nidificazione eventuale
3
0,6 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 2.000-4.000 coppie.

La distribuzione risulta uniforme e continua nella porzione montana della Provincia dove si trova l’ambiente adatto, rappresentato principalmente dalle vaste fustaie di conifere del piano montano, comprese fra gli 800 e i 1.600 m di altitudine; nella media collina la distribuzione appare invece molto frammentata, con stazioni isolate che raggiungono quasi la pianura, in particolare nell’area pedecollinare di Bologna intorno a 55 m. s.l.m.. Una singolare continuità distributiva si riscontra nella zona collinare di M.Cervo - Sasso Marconi. La mediana dell’altitudine per questa specie è 800 m. s.l.m.; tutte le osservazioni salvo quelle citate per l’area di Bologna si collocano al di sopra dei sopra i 200 m. s.l.m. fino al limite superiore della vegetazione.
La nicchia ecologica, meno selettiva rispetto a quella del congenere Regolo, consente questa ampia distribuzione; si tratta infatti di una specie che può utilizzare, oltre alle più congeniali abetine montane, anche boschi di conifere di piccola estensione, boschi misti, oppure i parchi urbani e rurali; in questi ultimi casi è essenziale comunque la presenza, sia pure modesta, di abeti o anche di conifere ornamentali; sembrano per contro evitati i boschi di latifoglie, tipologie che risultano invece utilizzate in Toscana (Tellini Florenzano 1997). In un caso in zona collinare è stato osservato anche in macchie di ginepri di altezza notevole, nell’alveo del torrente Zena.
Rispetto alla carta di distribuzione rappresentata nell’Atlante italiano (Gellini 1993), sembrerebbe essersi verificata una certa espansione nell’ambito provinciale, che può tuttavia essere solo apparente e dovuta ad una più efficace ricerca realizzata nel presente studio; devono considerarsi al riguardo le difficoltà di individuazione di questa specie il cui canto è di modesta portata.
La mancanza di riferimenti storici sulla nidificazione del Fiorrancino nell’Appennino emiliano-romagnolo (Bacchi della Lega 1902; Zangheri 1938) deve essere attribuita a motivi di carente informazione.
Specie classificata da BirdLife International come SPEC 4 (specie con status di conservazione favorevole e popolazione concentrata in Europa).

Pier Paolo Ceccarelli

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