CORRIERE PICCOLO Charadrius dubius (Scopoli, 1786)

Curirén

Codice EURING 04690

TOTALE elementi CTR
62
12,8 %
Nidificazione certa
22
4,6 %
Nidificazione probabile
22
4,6 %
Nidificazione eventuale
18
3,7 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è migratrice e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata, sulla base di censimenti in zone campione, una popolazione nidificante di 130-180 coppie.

Il Corriere piccolo è diffuso in tutta la penisola e nelle due maggiori isole; sulla base di conteggi in zone campione, è possibile stimare una popolazione nidificante in Italia di 2.900-4.200 coppie per il periodo 1989-1996, concentrate principalmente lungo i corsi d’acqua delle regioni settentrionali.
Presente in Emilia-Romagna come nidificante (700-900 coppie stimate per il periodo 1995-1996) e migratore; almeno l’80 % della popolazione nidifica lungo i corsi d’acqua dal livello del mare a 600-700 metri s.l.m., in zone con ghiaia o sabbia, scarsamente colonizzate dalla vegetazione, e in zone umide, anche di poche decine di metri quadrati, con acque calme e poco profonde, presenti spesso ai margini di torrenti e fiumi, che costituiscono l’ambiente originario della specie; si adattata bene a nidificare in altri tipi di ambienti, caratterizzati in ogni caso da banchi di fango, sabbia o ghiaia con scarsa copertura vegetale, come le zone umide appena ripristinate, i bacini di decantazione degli zuccherifici attivi (Tinarelli 1988), le cave abbandonate e spesso i piazzali di deposito di ghiaie e sabbia; nidificazioni occasionali sono state rilevate nelle saline, in piccoli stagni costieri e in ambienti retrodunali.
Nel periodo 1995-1999 è stata stimata nel Bolognese, sulla base di censimenti in zone campione, una popolazione nidificante di 130-180 coppie di cui 30-40 nel 1999 in pianura (Tinarelli 2001a); si tratta di una popolazione equivalente a quella censita sempre in pianura nel 1984 (35-40 cp) e nel 1994 (30cp) (Tinarelli 1995) e che quindi può essere considerata stabile.
I fattori limitanti principali noti per la specie durante il periodo riproduttivo sono costituiti dal disturbo antropico (pescatori, bagnanti, attività di motocross e fuoristrada che possono causare la distruzione delle uova o la morte di embrioni e pulcini a causa del prolungato allontamento dei genitori) e da improvvise variazioni del livello dell’acqua.

Roberto Tinarelli

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