CODIROSSO Phoenicurus phoenicurus (Linnaeus, 1758)

Coross, Culrous (Giglioli 1886), Cò ross (Bacchi della Lega),

Couranz (Liverani-Imola)

Codice EURING 11220

TOTALE elementi CTR
252
51,4 %
Nidificazione certa
49
10,1 %
Nidificazione probabile
174
36 %
Nidificazione eventuale
29
6 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è migratrice e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 600-1.000 coppie.

Specie a distribuzione ampia, nella Provincia è stato rilevato in circa il 50% degli elementi CTR. Questo turdide ha caratteristiche marcatamente sinantropiche, si trova frequentemente in prossimità d’abitazioni su cui nidifica in cavità e nicchie, in parchi e giardini cittadini, ma anche in boschi maturi e castagneti da frutto, dove sceglie per la nidificazione anche vecchi nidi di picchi e cavità naturali, o qualche volta metati ed altri manufatti in muratura.
E’ presente anche se con abbondanza variabile secondo gli anni, nella fascia di pianura (16% delle osservazioni) dove durante l’indagine è risultato più frequente nel settore occidentale e nella pianura imolese. Qui nidifica in frutteti, giardini, centri abitati, preferibilmente in prossimità delle costruzioni. Negli abitati nidifica sia nei centri storici, come a Bologna dove utilizza i giardini dei cortili interni dei palazzi, sia nelle zone di periferia, dove oggi apparentemente è meno comune rispetto agli anni 70 (Bonora oss. pers.). La maggiore frequenza, 57% delle osservazioni, si ha dalla fascia di collina a quella di media montagna: la mediana dell’ altitudine è intorno ai 350 metri. Qui il Codirosso ricerca spazi aperti alberati, coltivazioni non intensive, come sempre preferibilmente in prossimità delle abitazioni. Non frequenta i boschi, cedui o ad alto fusto, fatta eccezione per i castagneti da frutto dove spesso è abbondante, favorito dal gran numero di cavità presenti sui castagni e dallo spazio mantenuto aperto e decespugliato per esigenze di coltivazione. Con l’altitudine l’abbondanza decresce (27% delle osservazioni sopra i 500 m. s.l.m. ma solo 9% sopra 800), non si trova all’interno dei rimboschimenti di conifere. Tuttavia il limite altitudinale che raggiunge in Provincia è 1000-1200 m. s.l.m. intorno agli insediamenti di Madonna dell’Acero, Granaglione, Pian della Farnia e Ospitale al confine con il Modenese: manca soltanto da un limitato numero di elementi CTR sopra i 1.500 metri prossimi al crinale appenninico, dove del resto non sono reperibili cavità in costruzioni o alberi idonee per nidificare.
Il Codirosso è in regresso in varie regioni del Paleartico, tanto che è classificato SPEC 2 (specie con status di conservazione sfavorevole e popolazione concentrata in Europa).Nella nostra Provincia la popolazione stimata in almeno un migliaio di coppie, appare stabile e non sembrano evidenti fattori di minaccia locali specifici. Tuttavia, essendo specie cavernicola ed insettivora legata ad ambienti ad elevata biodiversità, è certamente negativamente influenzato dalla riduzione delle coltivazioni in ambito collinare e di media montagna, dall’uso di fitofarmaci, dalla perdita di cavità ed irregolarità di muri e tetti di fabbricati a seguito di ristrutturazioni.

Mario Bonora

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