Spulzon (Bacchi della Lega)
Codice EURING 14370
TOTALE elementi CTR |
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Nidificazione certa |
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Nidificazione probabile |
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Nidificazione eventuale |
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Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 10.000-15.000 coppie.
Lampio areale interessa in pratica tutta la Provincia e appare chiaramente diviso, in termini quantitativi, in due fasce allaltezza della Via Emilia.
Nel settore collinare e montano la distribuzione risulta quasi continua fino alle zone di crinale, interessando oltre il 70% degli elementi CTR; in questambito la specie può considerarsi diffusa e comune, particolarmente nellintervallo altitudinale di collina inferiore a 800 m. La mediana dellaltitudine è risultata 350 m. s.l.m.. Nel settore di pianura invece la distribuzione è molto frammentaria, con segnalazioni isolate che interessano per circa il 10% gli elementi CTR del settore. E stato rilevato in prossimità delle golene del Reno e del Sillaro, nell ex zuccherificio di Malalbergo, in alcune zone umide ricche di vegetazione igrofila (Tenuta Boscosa).
Sono chiare quindi le scarse possibilità offerte dallagro-ecosistema di pianura, poco dotato di residui elementi di vegetazione naturale, ad una specie sostanzialmente silvicola; possono influire comunque anche fattori altitudinali, dal momento che la specie sembrerebbe essere stata assente in pianura anche in tempi storici (Bacchi della Lega 1902).
Tra le segnalazioni nellarea di pianura, appaiono di particolare interesse alcune che ricadono allinterno dellambiente suburbano di Bologna, a Casteldebole e a Calderara nella golena del Reno.
La specie è legata a formazioni boschive rade ricche di sottobosco (più frequentate quelle di latifoglie, come i querceti e i castagneti abbandonati), alle boscaglie fluviali, ad ambienti ecotonali, a prati e ex-coltivi colonizzati da arbusti, ad ambienti di macchia, elementi questi ben presenti in tutto il settore meridionale della Provincia; le formazioni forestali più dense, con scarso sottobosco, sembrano invece di importanza marginale.
Pier Paolo Ceccarelli