CINCIA BIGIA Parus palustris (Linnaeus, 1758)

Fratocc, Baffiet (Giglioli 1886)

Codice EURING 14400

TOTALE elementi CTR
147
30,4 %
Nidificazione certa
12
2,5 %
Nidificazione probabile
105
21,7 %
Nidificazione eventuale
30
6,2 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 3.000-6.000 coppie.

La specie risulta distribuita ampiamente e con una certa omogeneità in tutto il settore collinare e montano a partire dal tracciato della Via Emilia fino alle zone di crinale; la maggior parte delle segnalazioni (43%) si riferisce alle altitudini inferiori a 500 m. s.l.m., con il 25% a quote superiori, situazione già verificata nell’Appennino forlivese e ravennate (Casini e Gellini 1987; Gellini 2000). Ad altitudini che superano 1000 m. s.l.m., la specie è infrequente.
Le segnalazioni in pianura sono relativamente poche (6% del totale) e isolate fra di loro. Riguardano la zona di S.Giovanni in Persiceto e Calderara, di Castenaso e Budrio, il corso del Sillaro a Castel S.Pietro e Castelguelfo, le zone umide e le golene di Molinella e dell’Argentano al confine della Provincia.
Alcune riguardano l’area suburbana di Bologna; queste segnalazioni appaiono di particolare interesse per una specie che si riproduce di rado, almeno in ambito locale, fuori dal suo abituale ambiente dei rilievi appenninici; episodi analoghi sono stati tuttavia riscontrati di recente anche in boschi fluviali della pianura ravennate (Gellini 2000).
La sua presenza è strettamente legata alla presenza di formazioni boschive di latifoglie, prevalentemente sotto forma di fustaie (per via dell’esigenza di reperire cavità adatte alla deposizione); sono utilizzati anche i boschi misti, mentre appaiono inutilizzati i boschi puri di conifere come tutti gli ambienti aperti e le zone coltivate; le tipologie più frequentate nell’area collinare risultano essere i castagneti da frutto, le faggete, i boschetti di roverella, i boschi fluviali, mentre nelle zone di pianura le segnalazioni si riferiscono a boschi igrofili lungo i corsi d’acqua.

Pier Paolo Ceccarelli

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