Puigla (Giglioli 1886; Bacchi della Lega), Pudaliga (Liverani-Imola)
Codice EURING 14640
TOTALE elementi CTR |
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Nidificazione certa |
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Nidificazione probabile |
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Nidificazione eventuale |
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Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 40.000-60.000 coppie.
Specie ubiquitaria, a distribuzione molto ampia, molto diffusa e comune. La distribuzione è continua in tutta larea collinare e montana, mentre appare discontinua a valle della Via Emilia, dove sono evidenti alcune porzioni di territorio non frequentate, coincidenti con aree intensamente coltivate; dal confronto con la distribuzione della Cinciarella, specie congenere ed affine ecologicamente, si può rilevare lassenza comune in vasti territori orientali di pianura, intorno a Budrio e Medicina, mentre nellestremità occidentale della pianura la Cinciallegra appare molto meglio distribuita.
E evidente anche per questa specie una minore densità nelle zone di pianura, nella quali la Cinciallegra rimane comunque la specie più diffusa e comune fra i Paridi, probabilmente essendo, rispetto agli altri componenti della famiglia, meno dipendente dalla presenza degli ambienti boschivi.
Lhabitat ottimale è costituito dai boschi di latifoglie (soprattutto i boschetti di Roverella, i castagneti da frutto e i boschi fluviali) prevalentemente ad altitudini comprese fra 100 e 600 m, ma la grande valenza ecologica consente a questa specie di frequentare utilmente una notevole varietà di ambienti purché dotati di un minimo di copertura arborea: zone antropizzate ricche di parchi e giardini, viali alberati, colture agrarie che conservano spazi naturali come siepi e filari arborei (molto più utilizzate rispetto alla Cinciarella), frutteti. Di importanza decisamente secondaria appaiono i boschi di conifere, i complessi forestali molto estesi e i cespuglieti.
Anche nella scelta delle cavità utili per deporre appare molto eclettica, al pari della Cinciarella: oltre alle cavità naturali degli alberi utilizza frequentemente quelle nei muri, nei pali elettrici di cemento e in altre situazioni di origine umana (compresi i nidi artificiali).
La specie era considerata comunissima già in tempi storici (Bacchi della Lega 1902).
Pier Paolo Ceccarelli