CINCIALLEGRA Parus major (Linnaeus, 1758)

Puigla (Giglioli 1886; Bacchi della Lega), Pudaliga (Liverani-Imola)

Codice EURING 14640

TOTALE elementi CTR
392
81,2 %
Nidificazione certa
122
25,3 %
Nidificazione probabile
235
48,7 %
Nidificazione eventuale
35
7,2 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 40.000-60.000 coppie.

Specie ubiquitaria, a distribuzione molto ampia, molto diffusa e comune. La distribuzione è continua in tutta l’area collinare e montana, mentre appare discontinua a valle della Via Emilia, dove sono evidenti alcune porzioni di territorio non frequentate, coincidenti con aree intensamente coltivate; dal confronto con la distribuzione della Cinciarella, specie congenere ed affine ecologicamente, si può rilevare l’assenza comune in vasti territori orientali di pianura, intorno a Budrio e Medicina, mentre nell’estremità occidentale della pianura la Cinciallegra appare molto meglio distribuita.
E’ evidente anche per questa specie una minore densità nelle zone di pianura, nella quali la Cinciallegra rimane comunque la specie più diffusa e comune fra i Paridi, probabilmente essendo, rispetto agli altri componenti della famiglia, meno dipendente dalla presenza degli ambienti boschivi.
L’habitat ottimale è costituito dai boschi di latifoglie (soprattutto i boschetti di Roverella, i castagneti da frutto e i boschi fluviali) prevalentemente ad altitudini comprese fra 100 e 600 m, ma la grande valenza ecologica consente a questa specie di frequentare utilmente una notevole varietà di ambienti purché dotati di un minimo di copertura arborea: zone antropizzate ricche di parchi e giardini, viali alberati, colture agrarie che conservano spazi naturali come siepi e filari arborei (molto più utilizzate rispetto alla Cinciarella), frutteti. Di importanza decisamente secondaria appaiono i boschi di conifere, i complessi forestali molto estesi e i cespuglieti.
Anche nella scelta delle cavità utili per deporre appare molto eclettica, al pari della Cinciarella: oltre alle cavità naturali degli alberi utilizza frequentemente quelle nei muri, nei pali elettrici di cemento e in altre situazioni di origine umana (compresi i nidi artificiali).
La specie era considerata comunissima già in tempi storici (Bacchi della Lega 1902).

Pier Paolo Ceccarelli

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