CANNAIOLA Acrocephalus scirpaceus (Hermann, 1804)

Pajarol

Codice EURING 12510

TOTALE elementi CTR
85
17.6 %
Nidificazione certa
14
2,9 %
Nidificazione probabile
71
14,7 %
Nidificazione eventuale
0
0 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è migratrice e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 1.000-1.500 coppie.

E’ un migratore transahariano con areale riproduttivo che si estende dal Marocco all’Asia centrale e dalla Svezia alla Sicilia. In Italia è presente in tutte le regioni con una distribuzione frammentata, cioè circoscritta alle zone umide con canneti; può essere stimata una popolazione di 30.000-60.000 coppie nel periodo 1988-1997 (BirdLife International 2000).
A differenza dell’affine Cannaiola verdognola, le segnalazioni raccolte nel periodo di indagine nel Bolognese si riferiscono, oltre che a maschi in canto, a nidi e soprattutto giovani appena volanti in 14 elementi CTR, a causa della facilità di localizzarli nel canneto grazie alle caratteristiche emissioni vocali. La carta di distribuzione nel Bolognese mostra che la specie è ampiamente diffusa nelle zone umide di pianura, anche di piccole dimensioni, purché con canneto e che vi sono nidificazioni anche in stagni ed ex cave inondate con canneto nella fascia collinare (massima altitudine raggiunta 180 metri s.l.m.). L’habitat riproduttivo è costituito da canneti, anche su piccole superfici, principalmente a Phragmites australis, bordati da salici ed arbusti igrofili.
Specie classificata da BirdLife International come SPEC 4 (specie con status di conservazione favorevole e popolazione concentrata in Europa).
I principali fattori limitanti per la specie nei siti di riproduzione sono costituiti dagli interventi di trinciatura/sfalcio e incendio dei canneti in periodo riproduttivo; molto probabilmente anche le variazioni del livello dell’acqua durante il periodo riproduttivo e la consistente presenza della Nutria, che provoca alterazioni della superficie e della struttura del canneto, hanno un effetto negativo sulla popolazione nidificante.

Roberto Tinarelli

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