CALANDRELLA Calandrella brachydactyla (Leisler, 1814)

Calandrin (Giglioli 1886), Sterlaca Pznena (Liverani-Imola)

Codice EURING 09680

TOTALE elementi CTR
3
0,6 %
Nidificazione certa
0
0 %
Nidificazione probabile
2
0,4 %
Nidificazione eventuale
1
0,2 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è migratrice regolare e nidificante probabilmente irregolare.

In Italia la specie è diffusa in Sicilia, Sardegna, Puglia e Basilicata e meno diffusa via via che si sale verso nord. Nell’Italia settentrionale la distribuzione è molto frammentata. Per la riproduzione la Calandrella predilige ambienti aridi con vegetazione rada e greti sabbiosi e ciottolosi dei corsi d’acqua; nelle zone coltivate trova condizioni ambientali idonee nei seminativi con colture a sviluppo tardivo come mais, soia e girasole.
Nel periodo di indagine la specie è stata rilevata solo nel 1995 e 1996 a causa di una probabile diminuzione della popolazione e/o della difficoltà di individuare le poche coppie nidificanti in aree molto vaste potenzialmente idonee. Nella carta di distribuzione sono riportati solo tre elementi CTR: uno nella fascia collinare della Valle del Sillaro (Monterenzio) e altri due in pianura, lungo l’asta del Reno, presso la confluenza con il Samoggia e presso Bonconvento. Nel primo elemento l’habitat riproduttivo è costituito da prati aridi e da calanchi; negli altri elementi vi sono invece seminativi a mais, soia, barbabietola e grano.
Negli anni precedenti al periodo di indagine è stata rilevata come probabile nidificante anche in altre zone di pianura (Galliera e Malalbergo) in seminativi coltivati a soia e barbabietola (Tinarelli oss. pers.) e nel 1986 lungo il greto del Sillaro presso San Clemente (Gellini e Montevecchi 1986).
Nelle Province limitrofe la specie è poco diffusa: nel Modenese è stata segnalata lungo i greti dei tratti di alta pianura del Secchia e del Panaro (Giannella e Rabacchi 1992) e nel Ravennate in quattro località tra cui alcuni seminativi lungo l’asta del Reno (Costa 2000).
Specie di interesse comunitario (Direttiva 79/409/CEE) e classificata da BirdLife International come SPEC 3 (specie con status di conservazione sfavorevole e popolazione non concentrata in Europa).
Non si conoscono fattori limitanti significativi nei siti di nidificazione noti in provincia di Bologna negli ultimi decenni.

Roberto Tinarelli

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