ASTORE Accipiter gentilis (Linnaeus, 1758)

Falchett da colomb (Giglioli 1886)

Codice EURING 02670

TOTALE elementi CTR
3
0,6 %
Nidificazione certa
0
0 %
Nidificazione probabile
0
0 %
Nidificazione eventuale
3
0,6 %

CARTA

IMMAGINE

Nel territorio della Provincia di Bologna la specie è sedentaria, migratrice, svernante e nidificante; nel periodo 1995-1999 è stata stimata una popolazione nidificante di 2-5 coppie.

E’ un rapace molto elusivo, difficile da rilevare salvo che nel periodo immediatamente precedente la riproduzione quando compie parate e voli territoriali, e quando difende il nido da intrusioni umane, occasione in cui si rivela aggressivo e vocifero
Anche se in ambiente mediterraneo l’Astore può nidificare quasi a livello del mare, più comunemente si trova ad altitudini superiori ai 1000 metri in boschi maturi, preferibilmente di conifere, qualche volta di latifoglie (Cramp e Simmons 1980; Benussi 1992). Il territorio della Provincia non è molto idoneo a questa specie, per la scarsità di complessi forestali ben strutturati e senza un disturbo antropico eccessivo.
Nel corso dei rilevamenti le osservazioni di adulti in periodo riproduttivo sono state sporadiche e limitate ad un unico comprensorio di montagna, con rimboschimenti di conifere. Una diversa area a bassa quota in cui si è avuta una osservazione non è da ritenersi idonea per l’assenza di boschi ad alto fusto adatti ad ospitare la specie ed è riferibile a due individui in erratismo.
Sicuramente la specie in Provincia è stata sottostimata, nonostante qualche indagine mirata, condotta con metodi rivelatisi idonei altrove. Esistono alcuni dati significativi, che non ricadono nel periodo 1995-99. In un comprensorio a sud di Bologna a circa 1000 m.slm nei primi anni ‘90 dopo il termine del periodo riproduttivo è stato trovato un nido su un Abete bianco troncato, con frammenti di uova alla base (Bonora e Colombari oss.pers.). Un secondo nido forse riferibile alla stessa coppia è stato trovato vuoto a qualche chilometro dal precedente, sempre in rimboschimenti di Abete bianco, in anni successivi all’indagine (Bonora oss.pers.). Due coppie nidificanti con pulli sono state rilevate dopo la fine dell’indagine in un’area protetta con rimboschimenti ad Abete rosso e Douglasia (Morimando oss.pers.).
La popolazione locale è così esigua che non è facile parlare di fattori di minaccia o provvedimenti per la conservazione. E’ inserito nella Lista rossa dell’ Emilia-Romagna come specie rara (Gustin et al. 1997) con una stima di 25-50 coppie che riprende la precedente analoga di Chiavetta (1992). In tutto l’Appennino la distribuzione è frammentata, anche se ne è stata segnalata la presenza in zone limitrofe a quella oggetto dell’indagine (Giannella e Rabacchi 1992; Ravasini 1995; Pezzo 1997; Colombari e Bonora 2000). In generale si può affermare che l’Astore nella Provincia è favorito dal miglioramento del patrimonio forestale specialmente nelle zone demaniali grazie all’evoluzione spontanea dei cedui o alle conversioni guidate verso l’alto fusto.Tuttavia questo si accompagna spesso ad un disturbo antropico accresciuto per l’apertura di piste e strade forestali che permettono una facile accessibilità a mezzi motorizzati e pedoni con varie finalità (raccolta prodotti del sottobosco, escursionismo,caccia etc). Infine si deve considerare la pericolosità della caccia al capanno per l’attrazione che i richiami vivi esercitano sugli Accipitridi, esponendoli al pericolo di abbattimenti illegali intenzionali o meno.

Mario Bonora

TORNA ALL'ELENCO DELLE SPECIE